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Scheda autori Spada Novelli

Il suo lavoro è caratterizzato, sin dagli esordi negli anni Settanta, da un chiaro impegno civile e sociale, e dall’uso integrato degli strumenti espressivi e progettuali. Considerato negli anni Novanta tra i progettisti più rappresentativi del nuovo design italiano, il suo percorso di ricerca e produzione ha da sempre privilegiato un approccio etico e antropologico all’interno della Cultura del Progetto, esaltando le specificità e le identità dei territori in cui ha operato, sperimentando e promuovendo nuovi modelli progettuali eco-sostenibili.
Nel 1978 è tra gli autori italiani invitati alla Biennale di Venezia dove presenta una sintesi di un lungo lavoro di etno-antropologia visiva, sviluppato nel Sud-Italia ed in Nord-Africa, sulla cultura materiale, l’architettura naturale e i rituali magico-religiosi. Nel 1986 fonda a Lecce lo Studio Atlantide, tra i primi laboratori multimediali nel Sud d’Italia. Dalla metà degli anni Novanta la questione ambientale è al centro del suo lavoro di ricerca, teso a definire un nuovo equilibrio tra i materiali naturali e i “nuovi materiali” artificiali e implementando, nei suoi progetti, le nuove forme e prodotti di energia alternativa.
I suoi lavori sono stati presentati alla Triennale di Milano, al Salone Internazionale del Mobile (Mi), al SAD-Parigi, ad Abitare il Tempo (Vr), a San Paolo e Rio de Janeiro (Brasile) e in rassegne specializzate di ricerca e sperimentazione a New York, Tokio, Osaka, Parigi, Los Angeles, Koln, Francoforte. Collabora con lo Studio Associati di Marrakech (Marocco). Ha disegnato collezioni di design per Handicraft, Masterpieces, Edra, Oso Forniture, Valtorta, Clausura, DAF Design, Telcom, e per numerose piccole aziende artigiane in Italia ed Europa. Disegna per l’ENEA in collaborazione con il Centro Ricerche CETMA (Brindisi) una collezione di arredi ecologici per interni, utilizzando il Synplast (materiale ottenuto dal riciclaggio della plastica eterogenea) e un sistema di arredo urbano con lo stesso materiale per Alfa Edile (Br). Progetta per Italcantieri-Energy parcheggi solari modulari e un distributore di energia elettrica per ecomezzi urbani.
Nel 2002 le Ambasciate d’Italia in Argentina e Brasile, per promuovere il design italiano, gli organizzano due grandi esposizioni con i Consolati di Rosario (Argentina) presso il Parque de Espana e nel Palazzo del Governo del Panarà a Curitiba (Brasile).
Molto intensa la sua attività di interior design e art-direction, conduce master e laboratori di design e comunicazione per Università italiane ed internazionali, Centri di ricerca e Scuole private.


Mail: spadapartners(at)yahoo.it

Gilda Novelli

Laureata in Filosofia, è terapista della Psicomotricità, con specializzazione presso O.I.P. Organisations International de Psycomotricité – Parigi, ottenendo il Certificato Internazionale in “Sciences et Tecniques du Corps”.
Da oltre trent’anni lavora nell’ambito educativo e socio-sanitario, occupandosi di terapia equestre, yoga evolutivo, tecniche di rilassamento. Ha svolto la sua attività di terapista e coordinato progetti per Centri privati, Enti pubblici, Centri di ricerca e Cooperative sociali, nell’ambito della prevenzione e recupero dalle tossicodipendenze e della cura e riabilitazione, per bambini e adulti, con problematiche psico-motorie. Per quindici anni ha collaborato come terapista e coordinatrice, per i diversi Centri della Comunità Emmanuel di Lecce (Italia), promuovendo il Centro “Le Sorgenti del Benessere” per la cura e la diffusione della medicina naturale e delle Scienze psicocorporee.
Per conto della Cooperazione internazionale ha partecipato ad una missione di volontariato con la Caritas a Durazzo (Albania) conducendo un laboratorio ludico-terapeutico per i bambini di strada.
Mail: parlacolcorpo(at)yahoo.it

Hell and paradise, India 2010-2011. Diario di viaggio dal Rajasthan a Calcutta
“Un diario di viaggio per immagini che vuole essere un contributo di cronaca ed attualità, per riflettere su tutto il paradiso e tutto l’inferno che coabita oggi nel grande Colosso asiatico nell’età della globalizzazione, che dedichiamo ai bambini di Calcutta. Il ricavato della sua diffusione sarà devoluto alla Ong OFFER di Calcutta".
Hell and paradise, India 2010-2011. Diario di viaggio dal Rajasthan a Calcutta

“La sfida che la nostra specie deve ora affrontare è la creazione di una sana nicchia ecologica; comunità che allevano, spazio non tossico, scambi che non impoveriscono, transazioni alimentate dall’energia rinnovabile della compassione, dell’empatia e delle reciprocità“.
Edgar Cahn (ideatore della Banca del Tempo)

Tutto ciò che cresce al centro e nelle periferie, nelle bombe demografiche della Cina, del Sudamerica, dell’Africa, in India. Il Paradiso e l’Inferno, mescolati in un mondo che stiamo abbandonando per l’incapacità di essere Comunità e non Villaggio. Il Male e il Bene, un viaggio nell’India non più metafora ma realtà, luogo dell’abbandono e dell’abuso, una riflessione concreta, in strada, giorno per giorno, nei luoghi della perdita.
E ancora, lo sguardo del padre e della madre, ognuno con le proprie possibilità di sopravvivenza che si trasformano nelle armi dei nuovi guerrieri. Il coraggio di pubblicare i morenti di Park Street, la resistenza dei mercanti che vendono le loro merci sull’autostrada da Dehli a Bombay. E ancora, un libro di cronaca del reale visto con i propri occhi, interfaccia della vita, reportage urgente, attualità. Lo sguardo di una madre arrabbiata, fiera, guerriera, che lavora sola per crescere un bambino che è il futuro dell’India e allo stesso tempo il futuro del mondo. Dovunque si posino gli occhi di una madre, è il mondo con tutta la bellezza, l’orgoglio, la fierezza, la scomoda eleganza della semplicità.
Il Paradiso e l’Inferno diventano una goccia di felicità nella foresta bengalese.
Il libro “Hell and Paradise” racconta, attraverso un reportage di immagini fotografiche realizzate da Francesco Spada, un viaggio nell’India degli ultimi, il nord del Bengala, quella lunga fascia di territorio che confina con il Nepal, il Bangladesh e il Bhutan (a sua volta confinante con il Tibet). È la prima volta che il nostro occhio ha la possibilità di osservare di persona la vita nell’India degli slum (baraccopoli) dove ogni giorno la popolazione di sedici milioni di abitanti che abita l’agglomerato urbano di Calcutta lotta per la sopravvivenza. Luoghi dove, nonostante si superi la densità di venticinquemila abitanti per chilometro quadrato, come dice Franscesco Spada, “c’è sempre posto per tutti, Calcutta è una città che accoglie, non ha mai chiuso le porte”.

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